Il prodotto architettonico nell’era informatica

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Peter Eisenmann - Guardiola House (1988)

MVDRV - Wozoco's (1997)
MVDRV – Wozoco’s (1997)

L’evoluzione applicativa dei prodotti informatici, siano essi software o hardware, ha contraddistinto lo sviluppo della produzione industriale degli ultimi venti anni, anche se nell’ambito edilizio  l’utilizzo di tali conoscenze è avvenuta con relativo ritardo.

Il primo settore di utilizzo di tali tecnologie è sicuramente quello della progettazione: i vantaggi in termini di possibilità di controllo del processo progettuale e dei risultati ottenibili, nonché di snellimento dell’intero iter, soprattutto in fase di revisione e modifica, ha reso pressoché indispensabile il loro utilizzo. Sempre nell’ambito progettuale, poi, l’impiego di un pacchetto informativo condivisibile (ad esempio il file di disegno) permette una più facile ed efficace interazione tra i diversi attori del processo (progettisti, consulenti e specialisti, committenti, ecc.). Se, infatti, pensiamo all’utilizzo di specifici semilavorati la possibilità, da parte dei progettisti, di poter inserire direttamente tali informazioni, in termini, ad esempio, di blocchi di disegno disponibili nel catalogo dei fornitori, permette di ridurre i tempi e le potenziali azioni di feed-back necessarie in fase di passaggio da progettazione definitiva ad esecutiva e, quindi, alla effettiva realizzazione.

Peter Eisenmann - Guardiola House (1988)
Peter Eisenmann – Guardiola House (1988)

Anche nello studio di manufatti esistenti l’utilizzo di strumentazioni informatiche, interrelato a quello di apparecchiature digitali per il rilievo e l’analisi di strutture e materiali, permette un approccio e, indubbiamente, uno studio più corretto ed efficace rispetto a quanto attuabile concretamente coi metodi tradizionali. In fin dei conti il più favorevole rapporto costi/tempi/benefici garantisce l’applicazione di metodiche non sempre effettivamente utilizzate o utilizzabili in passato, permettendo un sostanziale miglioramento dei livelli qualitativi medi del prodotto progettuale e del conseguente intervento. D’altra parte, poi, il contestuale sviluppo della telematica permette la condivisione di esperienze e conoscenze anche a distanza, fornendo un ulteriore incremento del flusso informativo al quale gli attori del processo progettuale possono attingere.

Scanner 3D per il rilievo architettonico
Scanner 3D per il rilievo architettonico

Se l’architettura è lo strumento con il quale l’uomo concepisce e progetta la trasformazione del territorio per renderlo rispondente alle proprie necessità, l’impresa è l’artefice del cambiamento realizzando l’idea nella realtà del costruito. Il prossimo passo evolutivo, perciò, riguarda la fattiva applicazione ai processi costruttivi delle strumentazioni offerte dalle nuove tecnologie: l’utilizzo estensivo di strumentazioni di controllo info-telematiche, già in corso di sperimentazione in alcuni cantieri pilota nel nostro Paese, permette una consistente riduzione dei tempi di realizzazione, favorendo un efficace controllo qualitativo del prodotto finale. Anzi l’organizzazione sostanzialmente reticolare nell’ambito del cantiere rende oltremodo efficaci tali strumentazioni, che pongono nell’efficienza delle comunicazione tra i diversi attori del processo costruttivo i loro cardini.

Per quanto riguarda l’applicazione di tecnologie informatiche al manufatto edilizio, invece, ormai da alcuni anni la domotica sta percorrendo un itinerario di progressiva diffusione, passando dai sistemi di sicurezza fino ai sistemi di controllo remoto delle installazioni impiantistiche e degli apparecchi elettrodomestici. Per la verità l’utilizzo di tali componenti prende avvio dall’evoluzione di ogni singola apparecchiatura o impianto, piuttosto che dallo sviluppo del manufatto edilizio: il motore evolutivo, se così si può dire, parte dall’apparecchiatura impiantistica aggregata al manufatto edilizio piuttosto che viceversa, tanto che, a conti fatti, il manufatto edilizio assume un ruolo passivo.

Domotica
Domotica

Le ricerche in atto, invece, mirano a rendere quanto più “attivo” possibile il manufatto. Un edificio, al pari di un altro prodotto industriale, deve mantenere la sua efficienza, sia funzionale che rappresentativa, riducendo contemporaneamente l’entità degli interventi di manutenzione e, con questa, i relativi costi. A differenza, poi, di molti altri prodotti industriali, la costruzione edilizia prevede cicli di vita piuttosto lunghi, con tutte le ovvie conseguenze in termini di durabilità anche dei sistemi di monitoraggio e controllo. Molti studi in corso riguardanti l’evoluzione dei materiali e dei componenti destinati all’edilizia, quindi, prevedono una progressiva implementazione delle tecnologie info-telematiche, a cominciare dalle nuove realizzazioni per poi interessare, progressivamente, anche gli edifici già realizzati. Già oggi è possibile realizzare una vera e propria “scatola nera” dell’edificio, che racchiuda informazioni complete circa l’iter costruttivo e manutentivo, in modo da rendere esplicito agli operatori incaricati le caratteristiche intrinseche e le metodiche utilizzate nella concezione e gestione del manufatto.

Sviluppo sostenibile: una impresa possibile
Sviluppo sostenibile: una impresa possibile

Lo sviluppo sostenibile passa anche attraverso la diffusione di strumenti e metodiche in grado di concretizzare sinergie e di realizzare interventi veramente efficaci ed efficienti. Nel mondo delle costruzioni la strada è tracciata, ora sta a progettisti e produttori renderla concretamente praticabile.