Triennale degli Architetti Firenze 2009: Segni d’Ordine nello Spazio

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Architettura, territorio, paesaggio e beni storici: ecco alcuni degli ambiti in cui l’architetto riveste un ruolo di primo piano nell’ambiente di vita umano. La sua professione si esprime attraverso il progetto, che comunica, con il linguaggio dell’architettura, forme e contenuti dello spazio che ci circonda. Eppure, ad oggi, il linguaggio dell’architettura sembra aver perso la sua carica comunicativa, ovvero la sua capacità di rendersi comprensibile a quelle stesse persone alle quali si rivolge.

La Triennale degli Architetti Firenze è una manifestazione che mira a recuperare l‘identità dell’architettura e il ruolo dell’architetto, con l’obiettivo di comunicare a “tutti”: agli architetti, ovunque e comunque lavorino, alla cittadinanza, agli esponenti della cultura e a tutte le altre componenti sociali. Il valore dell’architettura viene così trasmesso a chiunque, al di fuori degli ambiti specialistici, perchè la cultura riguarda tutti in tutte le sue espressioni.

S.O.S. è il titolo dell’edizione 2009, un’espressione di allarme, certo, ma anche l’acronimo di un motto, “Segni d’Ordine nello Spazio“, che allude all’importanze delle regole ordinatrici che contraddistinguono lo spazio della nostra esistenza.

Inaugurata il 9 settembre presso lo spazio in Via Corridoni angolo Via Pisacane a Firenze, alla presenza del Sindaco di Firenze, del Presidente dell’Ordine degli Architetti ed altre personalità, la rassegna comprende i lavori di 64 architetti, che hanno sviluppato la tematica su uno stendardo di dimensioni prefissate. L’esposizione resterà aperta fino al 19 settembre.

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Tra questi lavori, c’è anche quello con il quale ho partecipato (nella foto sopra): è un omaggio alla cupola brunelleschiana, “ampla – come scriveva nel De Pictura Leon Battista Alberti – da coprire chon sua ombra tutti e’ popoli della Toscana”, all’ombra della quale stanno anche due architetture contemporanee.

La prima è una lottizzazione residenziale che interessa una porzione urbana del Comune di Reggello, razionalizzandone e gerarchizzandone le funzioni, per poi aprirsi in spazi pubblici a misura d’uomo e socialmente “vivi”.

La seconda architettura presentata è una villa monofamiliare nella quale il segno ordinatore ne scandisce funzioni interne e aspetti formali, percepibili dentro e fuori dell’edificio, sulla scia della continuità formale e linguistica coi maestri di un passato recente dell’architettura fiorentina (in particolare Ricci e Savioli).

L’edizione 2009 della Triennale Architetti Firenze è stata organizzata da un gruppo di iscritti all’Ordine Architetti di Firenze in collaborazione con dell’Assessorato alla partecipazione e i Consigli di Quartiere di Firenze.