L’arte kitch e provocatoria di Jeff Koons alla Serpentine Gallery di Londra

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Chiacchierato, contestato, strapagato. Le sue opere fanno già parte della storia dell’arte. Questo è Jeff Koons, artista statunitense famoso per le sue opere in stile kitch, in mostra alla Serpentine Gallery di Londra fino al 13 settembre.

Per il suo gusto pop, i colori e i materiali plastici che utilizza e gli evidenti riferimenti alla cultura commerciale contemporanea, Jeff Koons viene spesso paragonato a Andy Warhol. Tuttavia, lui stesso si definisce un artista concettuale e metafisico: nelle sue opere non mancano riferimenti colti, che si spingono fino a Canova e Masaccio.

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La cosa che colpisce di più è che, per quanto critica e a tratti cinica, a volte aggressiva e sempre provocatoria, l’opera di Koons sembra spesso, a un primo sguardo, allegra e spensierata.

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Non è un caso che il titolo della mostra, Popeye, sia ripreso dal celebre fumetto americano. Nato nel 1929, Braccio di Ferro è un simbolo che nei suoi primi anni, era pensato come distrazione dal periodo di recessione economica. In qualche modo, evocativo del periodo attuale.

“Utilizzando strategicamente le stesse armi della società capitalista, come un professionista del marketing e della pubblicità, sto cercando di rendere competitiva l’arte in una società competitiva” dichiara l’artista americano nel 1992. “Il mio lavoro non ha altre componenti estetiche al di là dell’estetica della comunicazione”

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Sicuramente la serie di opere più conosciute di Jeff Koons è rappresentata dai celebri “gonfiabili“: statue di grandi dimensioni che rievocano la leggerezza e l’ingenuità dei palloncini per bambini. Uno di questi fronteggia un edificio di Renzo Piano a Berlino, nei pressi del Sony Center (Potsdammer Platz). Un richiamo infantile, volutamente frivolo, dal cuore del mercato dell’arte più estremo e – a tratti – incomprensibile.